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…la Pia Contessa Luigia Enrichetta Piossasco di None e della Volvera, che il 29 maggio 1840 era stata dal Re Carlo Alberto nominata Dama di Corte della piissima sua Consorte Regina Maria Teresa, "per la sua condotta esemplare, l'ottimo carattere e le altre virtù che l'adornavano", rimasta vedova, si votò a Dio nella totale rinunzia a ogni "cosa bella e mortal che passa e non dura", scegliendo le vie del Signore, nell'amore al prossimo ed ai poveri.


Il suo testamento in data 27 giugno 1862 consacrava la sua volontà lasciando, col proprio, il cospicuo patrimonio del consorte Conte Giuseppe Benedetto Piossasco di None e della Volvera; così si chiuse la sua giornata terrena il 29 dicembre 1863.


Il 31 dicembre 1864, il Pio Istituto, posto sotto la protezione del Santo della Carità San Vincenzo de' Paoli, fu eretto in Ente Morale con Regio Decreto…

 


Fino alla prima metà degli anni ’80 l’ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli ha portato avanti l’opera di questo Istituto.

 

Per tutti questi anni l’educandato femminile, la scuola materna e l’assistenza agli anziani, ai poveri ed ai malati sono state le attività predominanti: in particolar modo l’educandato femminile per decenni si è proposto come fiorente scuola di formazione per dame di famiglie aristocratiche provenienti da più parti del Piemonte.

Col passare del tempo e con il ridursi del numero di vocazioni, le varie attività dell’Ente si interruppero progressivamente, per lasciare spazio all’assistenza agli anziani.

Dopo il 1980 cominciò il graduale ritiro delle religiose e la gestione dell’Ente fu trasferita ad un’amministrazione locale.

Nel 1995 poi, grazie all’emanazione delle leggi regionali n°10 e 11 del 1991, fu riconosciuta all’Ente la personalità giuridica di diritto privato e quindi costituita l’Associazione “Istituto San Vincenzo de’ Paoli”.

Oggi l’Associazione gestisce direttamente una casa di riposo di 43 posti letto, concorre alla gestione della scuola materna ormai comunale, e promuove attività culturali tra cui, prima di tutte, il teatro amatoriale.

Il progressivo mutamento dei bisogni della collettività ed il progressivo  aggravamento della situazione sanitaria di coloro che si rivolgono a strutture assistenziali, spinge oggi queste ultime a compiere passi in avanti per una sempre maggiore qualità e specializzazione del servizio: sono quindi questi, oggi, i nostri obiettivi.